mercoledì 2 gennaio 2013

Giulio

Il protagonista della storia è un dodicenne di nome Giulio. Per introdurlo durante le presentazioni, l'autore legge i due seguenti passi:


Erano le sette della sera e il cielo si stava lentamente tingendo dei
colori della notte. Laggiù, oltre il parco delle Cascine, una tinta ocra indistinta
lo rendeva ancora caldo dei raggi del sole, la cui sagoma arancione
era appena scomparsa sotto l’orizzonte. A Giulio ricordava sempre
il tuorlo dell’uovo e si divertiva a immaginarsi come un pezzo di
pane, grande almeno quanto l’orsa maggiore, lo raccogliesse con pazienza
dal fondo del cielo, per portarlo ancora più lontano da noi, nelle
fauci spalancate di un titano qualunque, creatore di quest’angolo di cosmo.
«È un bambino pieno di immaginazione» diceva di lui sua madre....





... Giulio aveva da sempre amato trascorrere i suoi pomeriggi
passeggiando per la città. Lo sport non faceva per lui, in genere
c’è sempre una baraonda infernale, e poi chi lo ha detto che la competizione
è sana? La tv invece non era male; non era. Almeno fintanto che
uno dei fidanzati della mamma, una sera che era particolarmente ubriaco,
non l’aveva scaricata nella corte del palazzo dove vivevano, quando
ancora stavano in via del Leone...

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